mercoledì 1 febbraio 2012

Mi arrendo

Più volte queste pagine hanno raccolto i miei sfoghi, dato conto di sconfitte e umiliazioni.
Più volte ho cercato aiuto e conforto, ma ora basta, anche io ho una dignità.
Dico BASTA, metto la parola fine, mi arrendo.
A cosa mi riferisco? Naturalmente alla mia battaglia con la tecnologia.
Battaglia sempre persa.
Ogni tanto mi sembra di intravvedere qualche barlume, ma sono lampi, subito spenti.
Come quelle che pesano 120 chili e si sentono e immaginano leggiadre libellule, anche io mi trovo ogni tanto a fantasticare.
Immagino di padroneggiare computer e programmi, di riuscire a dare concreta realizzazione alle idee e ai progetti che, copiosi e sempre nuovi, affollano la mia mente.
Mi impegno, studio, provo e riprovo, ma nulla, la macchina mi è sempre ostile, si ribella ai miei voleri, lasciandomi un senso di profondo sconforto.
Qualcuno potrebbe dire "hai marito e figlie che sono bravissimi, ferratissimi, che trascorrono le giornate con le faccia dentro video e ipad, chiedi a loro".
Per carità: ho fatto qualche tentativo, ma, DOPO, la sconforto è stato ancora maggiore, l'umiliazione più cocente.
Mi arrendo. Macchine, fate di me quello che volete.







PS - Questo post è stato ispirato dal mio tentativo di iscrivermi a Twitter. Sembrava così facile da usare ...maledetto uccellino.
Ma tornerò, ci puoi contare.

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