domenica 7 novembre 2010

Anelli

Ho già detto che vado matta per gli anelli? Almeno dieci volte?
Vabbè, mi ripeto, sarà l'età.
Ma la mia è una passione troppo forte, che coltivo con grande impegno ...
Fin da piccola.
Facevo anelli con la carta stagnola dei cioccolatini, con la lana, con le perline, con qualunque ferretto trovassi in giro ...
Ricordo ancora un trauma subito quando avrò avuto sette o otto anni. Sicuramente ne porto ancora i segni.
Nello svolgimento di un tema nel quale mi sarà stato chiesto di descrivere cosa avevo fatto durante le vacanze di Natale o durante quelle estive (niente!, diceva sempre mia figlia piccola, cercando di convincermi che non c'era possibilità di aggiungere altro e che si poteva anche consegnare così, perché la cosa importante era non dire bugie alla maestra!), scrissi "Ho fatto molti anelli". La maestra sottolineò con la penna blu il verbo fare e aggiunse che non si poteva usare, che avevo sbagliato, che gli anelli non si fanno, ma si .. indossano, si portano ...
E io, anche se avrei voluto urlarle che gli anelli li facevo proprio, che ero una artista del gioiello, una promessa dell'oreficeria, timida come sempre annuii con aria afflitta.
Nonostante il trauma infantile, o forse, proprio, grazie a quello, continua la mia passione per gli anelli.
Questi mi piacciono molto




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1 commento:

  1. Che dire. Stupendi! Meravigliosi! Non posso darti torto, Petunia! Hai postato oggetti di gran gusto. Sai che mi hai ricordato che anch'io da piccola facevo anelli con la carta argentata delle cicche? Però, non avevo questa predilezione per i gioielli. Ammetto che si sia svegliato in me l'interesse moolto più tardi. :-)
    Un bacione Petunia!!
    Anto.

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