martedì 5 ottobre 2010

Dire o non dire?



Ho un dilemma! Far prevalere la verità, fargli conoscere fin da ora il triste destino che le attende, o tacere?
Vuotare il sacco (della mia esperienza) o aspettare che siano loro a scoprire tutto?
Di cosa parlo? Parlo di uomini o meglio, come li definiscono loro, dei maschi.
Come ho già detto, ho due figlie femmine e stanno entrando in quell'età in cui i maschi smettono di essere considerati semplicemente dei tipi un po' puzzolenti che occupano qualche banco in classe, e incominciano ad essere guardati con occhi un po' diversi.
Ecco, quello è il momento in cui, abbandonato quel mondo felice fatto di mamma, di vestitini rosa, di ricevimenti a casa Barbie (dove l'unico maschio ammesso è l'innocuo Ken) le figlie entrano in contatto con loro, con i maschi. E con tutte le complicazioni che questo comporta.
Non che i maschi siano complicati ... Non lo sono assolutamente: fanno poche cose, tipo correre dietro ad una palla, rotonda od ovale che sia, bere birra e fare rutti, impennare il motorino, sparare cazzate e ridere per due ore ...
Non sono cattivi: sono una specie quasi primordiale, che gira in branco, che si esprime con incomprensibili grugniti ...
Diciamolo: noi, mamme di figlie femmine, siano generalmente felici di avere figlie femmine, ne apprezziamo l'intelligenza, la capacità di esprimersi e di provare sentimenti, la sensibilità e, sotto, sotto proviamo un po' di compassione per le mamme di figli maschi: poco dialogo, divise da calcio da lavare, incomprensioni...
Ma poi, un giorno, tutto cambia.
Tua figlia, quel fiorellino spensierato, dolce, solare, brava a scuola, si innamora.
E da quel momento non si vive più.
L'oggetto del suo amore è, generalmente, un disastro, uno che solo qualche mese prima non avrebbe neppure degnato di uno sguardo ... Ma, ora, è innamorata e con l'amore, arrivano le lecrime, la sofferenza ...
E' inevitabile, è la genetica, è il diffente cromosoma: per quanto piccola sia, una ragazza pensa, soffre, analizza, sviscera, si fa domande, si dà risposte, prova sentimenti forti, si mette in discussione, propone, si evolve ...
Il maschio, no. Il maschio non fa e non vuole fare nulla di tutto questo.
Non è per cattiveria, queste complicazioni non fanno per lui. A maggior ragione nel momento in cui, avendo trovato una ragazza, ha risolto uno dei suoi principali problemi, quello di trovare una ragazza, appunto.
Cosa può chiedere di più? Quello gli basta, considera tutto il resto delle complicazioni inutili ...
E allora, di fronte a tanta indifferenza, la ragazza, vostra figlia, il vostro tesoruccio non si sente compresa, soffre, piange, si dispera...
E voi soffrite con lei.
E qui nasce il dilemma: dirle tutto, svelarle che quel ragazzo non è diverso dagli altri che incontrerà sulla sua strada, o tacere? Farle capire che pensare di cambiare un ragazzo è una follia, o assecondare i suoi sfoghi? Dirle di scappare finchè è in tempo o mentirle dicendole che tutto si sistemerà?
Che problemi, che dilemmi...
Beate le mamme di figli maschi, per loro è tutto sicuramente meno complicato!

4 commenti:

  1. Ciao Petunia, io sono la mamma di due adoratissimi FIGLI MASCHI!!!! ...e ne sono contenta!!!
    Hai ragione: io non gli devo parlare di assorbenti, ciclo, figli e pillola anticoncezionale e via discorrendo!
    Ma quando i miei fetentoni "prenderanno ragazza" io li dovrò "cedere"...all'altra donna!
    Le femminucce invece restano sempre un po più in casa....è la contropartita....
    non so cosa sia meglio....
    Francesca

    PS: io credo....sorveglierei semplicemente da lontano, ma con attenzione, senza rovinarle più di tanto il primo amore

    RispondiElimina
  2. Io ho un maschio e una femmina e credo che, seppure in maniera differente, i problemi di cuore facciano soffrire indipendentemente dal sesso. E con l'evoluzione dei tempi, mia cara, credo che oggi ci si debba preoccupare alla stessa maniera sia per un figlio che per una figlia perchè, credimi, alcune ragazzine sono terribili. Come lo sono alcuni ragazzi. Ma è sempre il gioco delle parti, è chiaro che in quanto mamma "ogni scarrafone...". Un caro saluto, Clara.

    RispondiElimina
  3. Amiche mie, comunque si giri ... sono sempre preoccupazioni!
    Restiamo unite e facciamoci coraggio!

    RispondiElimina