venerdì 13 agosto 2010

Londra è ...

Sono stata in vacanza a Londra. Non c'ero mai andata: ho visitato molte volte Parigi, Berlino, Madrid, Lisbona, ma Londra, non so perché, non mi aveva mai attirato in modo particolare .. Ora, dopo esserci stata, non mi capacito di questo disinteresse, ma tant'è ... E' andata così ed è inutile recriminare, pentirsi o cercare di interpretare i tortuosi meccanismi mentali che hanno condizionato il mio operare ...
Bellissima, stimolante, caotica, elegante, moderna e antica allo stesso tempo, piena di vita, di cose, di persone diverse.
Un'esperienza veramente bella, da ripetere senz'altro al più presto.
Non mi dilungherò su musei, parchi, efficienza dei mezzi pubblici, sulla possibilità di sperimentare nel raggio di pochi metri la cucina inglese, tailandese, polacca, scandinava, italiana (l'unica che ho saltato), il dolce, il salato, il piccantissimo.
Tutto bellissimo.
Unica pecca: lo shopping.
E qui mi riporto al titolo di questo post per dire che Londra è ... come un negozio di caramelle per un bambino troppo goloso.
Una (diciamo io) ha voglia di caramelle: controlla di avere i soldi nel portafoglio, si documenta su gusti e tipi, fa persino ricerche su internet, catalogando i vari negozi, sente di avere le idee chiare, di essere una che sa quello che cerca e parte piena di entusiasmo...
Poi entra nel negozio ... e si perde.
Non sa cosa scegliere, tutta quell'abbondanza la disorienta, le fa perdere ogni sicurezza...
Ecco, a Londra, la mia sensazione è stata proprio questa ...
Un esempio per tutti, emblematico del mio shopping a Londra: dopo averne frequentato il sito per tanto tempo, sono entrata da Anthropologie.
Negozio molto bello, con una enorme parete vegetale. Ero quasi emozionata nel varcare quella soglia, nel toccare gli oggetti visti online ... Beh, la faccio breve: questo è quello che ho comperato



Cosa sono? Ma come? Sono dei bellissimi "Dining Room Measuring Spoons".
Non so bene cosa misurerò, ma li trovo così chic, il tipico caso di "mai più senza". In ogni caso è l'unica cosa che sono riuscita a comperare ...
Questo effetto di abbuffata, di incapacità a scegliere, ad acquistare qualcosa, si è manifestato più o meno in tutti i negozi nei quali sono entrata: troppe cose, troppa scelta, troppo di tutto ....
Non ditelo a nessuno, ma ieri sul sito di Anthropologie ho acquistato una bellissima collana. Mi è costata 15 sterline in più di quanto l'avrei pagata in negozio, ma non si deve sapere.
Dirò che l'ho comperata a Londra.
Non voglio mica passare per una principiante, per una provinciale, per una che va a Londra e non è neppure capace di fare uno shopping decente ...
Non sia mai, di me si potrà dire tutto, ma non che sono andata a Londra e sono tornata ... con dei misurini.
Ho la mia dignità, io!
Una reputazione da difendere!

3 commenti:

  1. Ahahaha, ci hai preso in pieno! A costo di passare per provinciale, ammetto che anche per me è stato così. E' ancora così!
    A quando la prossima tappa londinese? Potremmo andarcene in giro per charity shops... Ti aspetto!

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  2. Anthropologie?!? Io potrei avere la sindrome di Stendhal se ci entro!! E poi Londra per me ha un fascino unico, io non so perchè ma l'ho sempre adorata più delle altre capitali, ho sempre desiderato fin da piccola di andare in Inghilterra, e devo ammettere che non mi ha deluso quando ci sono stata, ho fatto solo due giorni ma quello che ho visto l'ho adorato, e spero mi ricapiterà di tornarci perchè ho lasciato molte cose in sospeso da visitare!! Se vuoi un racconto da turista per caso io sono arrivata in Inghilterra a fine agosto pensando che ci fosse caldo visto che dovevo andare in vacanza studio a Brighton quindi sulla costa, ma c'era così freddo che gli acquisti migliori che ho fatto sono stati maglioni e magliette a maniche lunghe! ciao!

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  3. E' assolutamente necessario ritornare prima possibile... Maria ci farà da guida...
    Prepariamoci!

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