lunedì 23 gennaio 2012

Cuore di mamma

Mia figlia è partita (si vabbè, ha preso il treno e dopo neanche 40 minuti era già arrivata a destinazione!). Però è partita!
La distanza non è molta, è vero, ma è pur sempre andata via di casa. Vabbè, proprio andata via, no, dato che dopo due giorni era già di ritorno ... Ma solo perchè nell'appartamento che divide con due amiche le mancavano alcune cose a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e indispensabili. Non poteva vivere in un ambiente così spoglio e inospitale, povera la mia bambina...
E qui, è partita la mia smania. Di arredamento, di cambiamento, di abbellimento, di accessoriamento ... Fosse per me, cambierei casa ogni due anni. Mi rendo conto che non è un'idea molto praticabile; quindi, dato che una casa nuova non ce l'ho sotto mano, cosa di meglio della cameretta studentesca della figlia?
Piano d'attacco:
1) disdire tutti gli appuntamenti di lavoro per giornatona Ikea con sosta no-limits al reparto casalinghi e a quello tessuti;
2) dimenticare marito, pranzo e cena per giornata compulsiva alla macchina da cucire;
3) battere palmo a palmo la soffitta nel bieco tentativo di riciclo di materiali e suppellettili in disuso;
4) acquistare nuovo enorme trolley per trasporto tutto suddetto materiale;
5) persuadere la figlia dell'indispensabilità di ogni singolo oggetto.
Un duro lavoro, insomma. Considerata la superficie della suddetta cameretta e della cucina dell'appartamento, ho calcolato un rapporto prezzo-impegno/metro di circa 870 a 1.
Ho cercato di spacciare tutta questa frenesia per amore materno, per preoccupazione per il confort della povera ragazza, ma nessuno mi ha creduto. Mia figlia continuava a dire che era troppo, che per le tende magari poteva anche aspettare, che il tappeto le sembrava eccessivo, che la batteria di pentole non entrava nell'armadietto, che la piantina poteva morire, che del copriletto in tinta poteva anche fare a meno. Gentile (perchè le ho insegnato che con le persone anziane deve essere educata) ma ferma, molto ferma.
Pazienza, non c'è comprensione per le povere mamme!

Comunque, mi sono molto divertita!


2 commenti:

  1. Non sono mamma e neanche mi sono ancora staccata dal nido perchè faccio la pendolare per studiare (troppo comodo stare a casetta, lo ammetto!) ma mi hai ricordato una puntata di Una mamma per amica, non so se l'hai mai guardato ma io riguardando tutta la serie, e in una c'è Rory, la figlia, che deve trasferirsi a Yale e prima passano un giorno per negozi solo per comprare roba nuova per la stanza di Yale, e una volta arrivata là sua madre fa di tutto per andarla a trovare e le porta avanti e indietro materassi, tappeti, cesti della biancheria, rimane anche lì a dormire la prima notte perchè non riescono a staccarsi l'una dall'altra..in fondo forse è solo un modo per farle sentire che sei comunque vicino a lei, è umano, no? ciao ciao!!

    RispondiElimina
  2. Ma una bella foto prima e dopo non ce l’hai? ;)
    Curiosa come una scimmia io!

    RispondiElimina