Un modo carino per personalizzare i cari, vecchi (e ancora attuali grazie a Ikea) lampadari in carta di riso.
Ai miei tempi erano l'arredo insostituibile in ogni appartamento di e da studenti.
A casa di mamma e papà c'era il lampadario a gocce, nell'appartamento diviso con gli amici il pallone di carta.
Segno di ribellione, di libertà, dell'uscire dagli schemi.
Le ragazze più originali aggiungevano magari una tenda in garza e, udite udite, volendo proprio raggiungere il colmo della trasgressione, dei cuscini gettati disinvoltamente per terra.
Poveri ragazzi di un tempo. Che ingenui, che teneri.
Ci bastava poco. Ed essere diversi dai nostri genitori ci sembrava il massimo.
Mi intristisco un po' quando vedo ragazze trentenni, laureate, teoricamente impegnate ed emancipate, che vanno con la mamma nel negozio di mobili a scegliere la cucina di marca a ventimila euro.
qui e qui i tutorials
sabato 26 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
Leggere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
qui
Gustave Flaubert
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
qui
martedì 22 febbraio 2011
Tre civette sul comò
Segnalo un blog molto carino che si occupa esclusivamente di civette.
Illustrazioni, progetti, borse, tessuti. Di tutto e di più, esclusivamente all'insegna della civetta.
Amo le civette, ne ho una collezione piuttosto ricca.
Illustrazioni, progetti, borse, tessuti. Di tutto e di più, esclusivamente all'insegna della civetta.
Amo le civette, ne ho una collezione piuttosto ricca.
sabato 19 febbraio 2011
Ninna nanna
Lo so, lo so che i bambini piccoli devono dormire nei loro lettini, che il lettone è deleterio, che psicologi e psichiatri infantili hanno dedicato ai danni dell'insana abitudine interi tomi (salvo dedicarne altrettanti ai vantaggi!).
So tutto, sono consapevole di tutto, vorrei poter testimoniare che MAI, dico mai, le mie figlie hanno dormito nel lettone ... Ma non ce la faccio, a distanza di tanti anni, il pensiero di certe tenere notti ancora mi commuove.
Ripenso al contatto di una manina spiaccicata sulla faccia, ai sospiri e rumorini nel sonno, al profumino di bagnetto appena fatto, alla faccina sorridente al risveglio, alla testina che scotta con il febbrone a 39 ...
Insomma sì, signori della corte, lo confesso: anch'io, a volte, ho sbagliato. Anch'io ho tenuto le mie bambine nel lettone.
Sapevo di sbagliare, di poter correre il rischio di compromettere il loro futuro di donne emancipate, di poter influire sulla loro vita scolastica, sulla loro vita di relazione, ma non ho resistito.
Mi appello alla vostra clemenza: se l'ho fatto, se ho sbagliato, è stato solo per troppo amore!
Detto questo, ecco qui quello che potrebbe essere un compromesso che mette tutti d'accordo: lettino, ma "incorporabile" al lettone.
Molto carino
qui
Per un approfondimento (e per sopire gli eventuali sensi di colpa) leggere qui
So tutto, sono consapevole di tutto, vorrei poter testimoniare che MAI, dico mai, le mie figlie hanno dormito nel lettone ... Ma non ce la faccio, a distanza di tanti anni, il pensiero di certe tenere notti ancora mi commuove.
Ripenso al contatto di una manina spiaccicata sulla faccia, ai sospiri e rumorini nel sonno, al profumino di bagnetto appena fatto, alla faccina sorridente al risveglio, alla testina che scotta con il febbrone a 39 ...
Insomma sì, signori della corte, lo confesso: anch'io, a volte, ho sbagliato. Anch'io ho tenuto le mie bambine nel lettone.
Sapevo di sbagliare, di poter correre il rischio di compromettere il loro futuro di donne emancipate, di poter influire sulla loro vita scolastica, sulla loro vita di relazione, ma non ho resistito.
Mi appello alla vostra clemenza: se l'ho fatto, se ho sbagliato, è stato solo per troppo amore!
Detto questo, ecco qui quello che potrebbe essere un compromesso che mette tutti d'accordo: lettino, ma "incorporabile" al lettone.
Molto carino
qui
Per un approfondimento (e per sopire gli eventuali sensi di colpa) leggere qui
giovedì 17 febbraio 2011
Sempre in tema di personalizzazione
Ecco un altro fulgido esempio di quello che dicevo in tema di esasperazione nella personalizzazione.
Ci vuole una bella fantasia!
C'è anche però da dire che quando una è proprio appassionata appassionata, fatte ventidue sciarpe, berretti per tutto il parentado fino al quarto grado, scialli per tutte le stagioni, bisognerà pure inventarsi qualcosa di nuovo?
visto qui
Ci vuole una bella fantasia!
C'è anche però da dire che quando una è proprio appassionata appassionata, fatte ventidue sciarpe, berretti per tutto il parentado fino al quarto grado, scialli per tutte le stagioni, bisognerà pure inventarsi qualcosa di nuovo?
visto qui
martedì 15 febbraio 2011
Personalizzo dunque sono
La personalizzazione degli oggetti di uso comune è sicuramente una bella cosa.
Aggiungere un tocco particolare alle cose tutte uguali è lodevole e richiede sforzi e fantasia.
A volte mi sembra, però, che soprattutto in America, si esageri un po'.
Sbaglio?
qui l'idea realizzata
qui il tutorial
Aggiungere un tocco particolare alle cose tutte uguali è lodevole e richiede sforzi e fantasia.
A volte mi sembra, però, che soprattutto in America, si esageri un po'.
Sbaglio?
qui l'idea realizzata
qui il tutorial
domenica 13 febbraio 2011
Non mi piacciono le feste
Soprattutto le feste consumistiche.
Non so se è una impressione mia, ma quest'anno mi pare che di S.Valentino si stia parlando tantissimo.
Regali, trionfo di cuori, pubblicità rivisitate per l'occasione tipo quella del correttore occhiaie (qual è il messaggio? che se ci presentiamo a cena con il nostro amore con l'occhio stanco, ci vorrà meno bene?).
Gli innamorati non hanno bisogno di una festa per manifestare il proprio amore, per farsi dei regali.
Per chi si ama, tutti i giorni dovrebbe essere S. Valentino.
E poi è una festa altamente discriminante: a chi non è capitato di trovarsi single il 14 febbraio e di dover fare la faccia felice con l'amica fidanzata che ci mostrava il regalo ricevuto ...
Forse sono io che non capisco nulla.
Non so se è una impressione mia, ma quest'anno mi pare che di S.Valentino si stia parlando tantissimo.
Regali, trionfo di cuori, pubblicità rivisitate per l'occasione tipo quella del correttore occhiaie (qual è il messaggio? che se ci presentiamo a cena con il nostro amore con l'occhio stanco, ci vorrà meno bene?).
Gli innamorati non hanno bisogno di una festa per manifestare il proprio amore, per farsi dei regali.
Per chi si ama, tutti i giorni dovrebbe essere S. Valentino.
E poi è una festa altamente discriminante: a chi non è capitato di trovarsi single il 14 febbraio e di dover fare la faccia felice con l'amica fidanzata che ci mostrava il regalo ricevuto ...
Forse sono io che non capisco nulla.
giovedì 10 febbraio 2011
lunedì 7 febbraio 2011
In fondo al mar
Un mondo magico di delicate meduse, di scintillanti pesci rossi ...
Ma anche tanti fiori, farfalle, alberi ...
Dame Belette
Ma anche tanti fiori, farfalle, alberi ...
Dame Belette
venerdì 4 febbraio 2011
Anelli botanici
Sarah Hood
Maria Goti
Anelli scultura.
Di quelli che piacciono a me.
Estremi, magari non proprio portabilissimi, ma bellissimi.
martedì 1 febbraio 2011
Pasticceria o gioielleria?
Bijoux come pasticcini.
Divertentissimi
Ma anche gioielli molto raffinati.
Gusto e divertimento.
Tutto da vedere.
qui
Divertentissimi
Ma anche gioielli molto raffinati.
Gusto e divertimento.
Tutto da vedere.
qui
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