venerdì 29 aprile 2011

Basta poco

Solo 16 dollari, per l'esattezza, per evitare brutte figure.
Per non essere la povera sprovveduta che, allontanatasi troppo dalla vetrina per avere ancora la possibilità di indicarle con il dito, non sa come definire le bellissime scarpe che vorrebbe comperare...
Le commesse dei negozi sono spietate e pure infide: se sbagli il modello, ti costringono, per punizione, ad acquistare un paio di stivali anche ad agosto ...
Così la prossima volta studi di più e ti prepari meglio.
Per cominciare lo studio, niente di meglio di questo poster



da aquistare qui

martedì 26 aprile 2011

Come le foglie

Bellissimi, poetici.
Non tutto è quello che sembra.
E meno male, aggiungo (senza necessariamente riferirmi ai post-it).





in vendita qui

mercoledì 20 aprile 2011

Lo voglio

L'oggetto che mancava.
Ricordo che da piccoli al pranzo a casa della nonna io e mio fratello litigavamo sempre con i cugini per accaparrarci il mitico ossicino dei desideri.
Un pollo, un osso. E noi eravamo in quattro ...
Questo utile oggetto risolve il problema.


su etsy


Non trovo la vignetta, ma ricordo un dialogo tra Linus e Lucy, tenendo in mano l'osso:

Lucy: Io desidero una bambola, una bicicletta, quattro golf, un paio di scarpe, un orologio e un centinaio di dollari"
Linus: Io desidero una lunga vita per i miei amici, desidero la pace nel mondo, e grandi progressi nei campi della scienza e della medicina, e..."
Lucy ( se ne va e butta via l'osso): "Pare che tu abbia un dono per sciupare ogni cosa!

martedì 19 aprile 2011

AAACalzino cercasi

Sembra che il 9 maggio si festeggi il Lost Sock Memorial Day.
E scopro anche che quello dei calzini perduti nella lavatrice e mai riapparsi è un caso che appassiona molto, sia qui che oltreoceano.
Fiumi di inchiostro per formulare ipotesi, rendere testimonianze, scambiare opinioni tra testimoni oculari e scienziati.
E anche molte soluzioni pratiche.
Tipo questa, che trovo particolarmente carina.




vista, assieme ad altre piccole cose semplici ma originali su makiacreations.com

lunedì 18 aprile 2011

E' facile

Per "tempestarsi" di diamanti, per dimostrare di avere un cervello, per cambiare pettinatura ....





qui

mercoledì 13 aprile 2011

Mi intristisco da sola

La banca online ha eliminato la seccatura delle code allo sportello, e consente di avere sempre sotto controllo le operazioni.
Mi sono resa conto che ha anche un altro vantaggio: ha eliminato l’estratto conto cartaceo e la necessità di verificarlo per individuare eventuali errori, che ora sono immediatamente rilevabili online.
E ha eliminato anche il senso di sconforto che la lettura del mio estratto conto bimestrale mi dava –arrecava.
Troppe spese? Conto in rosso? Commissioni bancarie spropositate?
No, nulla di tutto questo.
Se è vero che lo stile di vita, le abitudini di una persona si ricavano dal suo secchio della spazzatura, è altrettanto vero che anche l’estratto conto consente di capire tante cose …
Oggi, per una piccola contestazione con la banca, ho dovuto stampare il mio e, in un attimo, dato che per le spese uso quasi esclusivamente il pos, si è materializzata davanti ai miei occhi tutta la miseria, la pochezza della mia vita.
A parte affitto e bollette, la voce più ricorrente era quella del supermercato vicino a casa.
Seguiva, per frequenza, la macelleria del signor Antonio e la pulitura a secco della signora Marcella.
Negozi? Qualcuno, ma quelli low cost dove mi trascinano le figlie per i LORO acquisti.
Abbonamento del tram per le figlie.
Parrucchiere? Poco e importi modesti, giusto quella piega di corsa, che neppure ho il tempo per la posa della maschera per capelli che la mia parrucchiera dice che mi farebbe tanto bene ...
Ristorante? No, ma diciamo che quando ci vado paga mio marito (almeno quello!).
Quattro pagamenti in libreria.
Tre regali, uno all'amica che ha partorito e due per le amiche delle figlie.
Una visita medica.
La stoffa per le tende da sole.
Varie all'IKEA (è una di quelle tre volte all'anno in cui riesco a trascinarci mio marito).
Manutenzione della caldaia.
Calze e calzini (tutti gli altri erano spariti).
Un negozio misterioso, del quale non riconosco nè nome nè indirizzo.

Ma insomma, che vita è mai questa! Che depressione, che squallore.
Diciamo che oltre al bancomat uso anche la carta di credito. Diciamo che gli acquisti presso i negozi alla moda, le vacanze, il centro benessere, i viaggi sono tutti lì dentro ...
Diciamo così.